Biglietto da visita: cos’è la grammatura e come sceglierla

La fase di ideazione del biglietto da visita è seguita da quella di concretizzazione del prodotto, ovvero la stampa. Tuttavia, eseguire la stampa della business card non è un atto meramente esecutivo bensì richiede un approccio analitico volto a compiere una serie di valutazioni specifiche. Fare economia sulla stampa biglietti da visita rischia di rivelarsi un errore grossolano che può mettere in cattiva luce l’azienda: mai abbinare un prodotto di scarsa qualità al brand!

In fase di scelta, particolare importanza è rivestita dalla grammatura della carta, ovvero il peso dello specifico formato scelto per la realizzazione della business card. Più nello specifico, la grammatura esprime il peso di un foglio di carta delle dimensioni di un metro quadrato.

La grammatura più adatta

Scegliere una grammatura troppo ridotta può significare la produzione di un cartoncino dall’aspetto dozzinale, che risulterebbe non solo inefficace ma persino dannoso per l’immagine del marchio; una grammatura eccessiva, invece, può significare scarsa praticità e difficoltà nella conservazione del biglietto. D’altra parte, non esiste una grammatura standard a cui attenersi poiché molto dipende dal tipo di carta.

In linea generale, un foglio di carta fotocopiatrice standard ha un peso di circa 80 grammi. Chiaramente, per una business card serve qualcosa di più: di solito, si consiglia di mantenersi al di sopra dei 200 grammi e di non andare oltre i 400. Come detto, le valutazioni vanno fatte anche in relazione alla tipologia di supporto cartaceo scelto. Biglietti plastificati richiedono una grammatura consistente, solitamente pari ad almeno 280-300 grammi mentre formati come la carta splendorgel, la patinata o la vergata sono più appropriati su grammature inferiori ai 250 grammi. In ogni caso. è sempre opportuno effettuare alcune stampe di prova in modo da scegliere il prodotto finale sulla base di più alternative.

L’importante è non fare economia sulla stampa, affidandosi a professionisti del settore e lasciando perdere le soluzioni fai da te, certamente più convenienti ma assolutamente sconsigliabili: ricordate che la business card vi rappresenta come professionisti e come azienda, nel bene e nel male.

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