Come smontare il condizionatore senza perdite di gas

Possedere un condizionatore in casa è diventata una necessità che accomuna la maggior parte delle persone. Le sue qualità refrigeranti, grazie all’avanzare delle tecnologie e le differenti tipologie offerte dal mercato, sono la maniera più semplice e pratica per trovare il giusto sollievo contro l’afa tipica dei mesi estivi. A prescindere dalle sue funzionalità e caratteristiche, avere un condizionatore in casa può creare circostanze che è bene conoscere e saper gestire in caso di necessità: una di queste è la possibilità di dover procedere da soli allo smontaggio.

Sono diverse le ragioni che possono portare a dover smontare il proprio condizionatore: un imminente trasloco o un eventuale manutenzione che non può realizzarsi con il dispositivo fissato al muro. Il procedimento necessario lavorare da soli su questa operazione non è particolarmente complesso, è essenziale attenersi ad una serie di passaggi necessari affinché tutto avvenga in maniera sicura ma soprattutto a tutela del funzionamento del condizionatore. Infatti, un’operazione effettuata in maniera superficiale o improvvisata potrebbe comprometterne il funzionamento creando danni irreversibili.

La preoccupazione più comune in merito allo smontaggio di questo genere di dispositivi è l’eventuale dispersione di gas presente al suo interno. Per questa ragione, è bene seguire alla lettera alcuni consigli base, scritti di seguito grazie alle indicazioni di questo servizio di assistenza condizionatori a Milano.

Quali passi seguire per smontare il condizionatore senza disperdere gas

Come detto precedentemente, smontare un condizionatore da soli è un’operazione assolutamente fattibile. La chiave risiede nel rispettare dei passaggi fondamentali al fine di preservare sia la propria sicurezza che il futuro funzionamento del meccanismo refrigerante. Entrambe le circostanze sono strettamente legate al gas presente all’interno del dispositivo. La prima necessità è infatti quella di procedere in maniera tale da non provocare una dispersione di gas durante il processo di smontaggio. Innanzitutto, la maggior parte di questi dispositivi refrigeranti sono caratterizzati dalla presenza di due unità dalle differenti funzionalità e componenti, una esterna e una interna. Entrambi gli apparati presentano dei collegamenti con relativa trasmissione: sono presenti due collegamenti dalla parte interna a quella esterna contenenti una componente liquida, mentre dal dispositivo esterno a quello interno, attraverso un tubo in rame, avviene il passaggio di una componente allo stato gassoso.

Questo elemento è quello che richiede la maggiore attenzione. Per prima cosa, bisogna stringere accuratamente e con forza la valvola della mandata presente sulla componente esterna per evitare che fiorisca gas. Successivamente, bisogna accendere a freddo il compressore ma solo per pochi minuti; a questo punto, procedere con la chiusura della valvola di ritorno e ovviamente spegnere il condizionatore. Attraverso questa procedura buona parte del gas presente all’interno del condizionatore è già conservata. Il passo successivo consiste nello spostarsi alla valvola di servizio procurandosi una bombola e una pompa vuoto per procedere allo scaricare il gas rimanente senza il minimo rischio. Da questo momento in poi basterà semplicemente rimuovere gli elementi di fissaggio prima della parte interna e poi della parte esterna, avendo cura di far fuoriuscire con cura i tubi di rame che attraversano le pareti.

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