Emergenza Covid-19 – Governo verso la proroga – Barricate delle opposizioni
Roma, 13 luglio – Si va verso la proroga al 31 dicembre della dichiarazione dello stato d’emergenza per il coronavirus. È quanto anticipato venerdì scorso a Venezia dal capo del Governo Giuseppe Conte (nella foto). “È una decisione che dobbiamo prendere in Consiglio dei Ministri” ha spiegato il premier. “Lo stato di emergenza non significa che non teniamo sotto controllo il virus, l’eventuale proroga significa che siamo nella condizione di continuare ad adottare le misure necessarie, anche minimali. Non vi dovrete sorprendere se la decisione sarà prorogarlo, ragionevolmente lo prorogheremo”.
Lo stato d’emergenza, in scadenza a fine mese, era stato dichiarato lo scorso 31 gennaio. Una decisione assunta quando ancora lo spauracchio del virus era confinato alla Cina, anche se già due cittadini cinesi in vacanza in Italia il giorno precedente erano stati ricoverati allo Spallanzani a Roma perchè trovati positivi.
Nel giorno in cui l’Italia aveva scoperto la presenza del Covid nel suo territorio, e nelle ore successive alla dichiarazione dello stato di emergenza internazionale dichiarato dall’Oms, il ministero della Salute aveva lanciato l’allarme, che un mese dopo si sarebbe materializzato nell’esplosione di una pandemia che a oggi, nella sola Penisola, ha provocato quasi 35 mila morti. Conte aveva quindi firmato la dichiarazione dello stato di emergenza per la durata di sei mesi, scelta necessaria per consentire alla Protezione civile l’emanazione di precise ordinanze. Ed è in questo solco che il capo del governo ha potuto approvare i vari Dpcm emergenziali che di fatto hanno poi regolato la vita degli italiani, tra lunghi periodi di lockdown e riaperture graduali e mirate.
Le parole del premier hanno però immediatamente sollevato le reazioni negative dell’opposizione. Critico il leader della Lega Matteo Salvini.
“Allungare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre? No grazie. Gli italiani meritano fiducia e rispetto, donne e uomini eccezionali che hanno dimostrato buon senso e generosità che adesso vogliono vivere, lavorare, amare. Con tutte le attenzioni possibili, la libertà non si cancella per decreto”.
Ancora più duro il collega di partito Roberto Calderoli. che definisce l’ipotesi “una vera porcata. Si tratterebbe solo di una misura preventiva, non per la salute, ma solo sulla durata del governo e delle poltrone di questa traballante e inverosimile maggioranza”. Per il vice presidente del Senato “è veramente brutto da doverlo dire, ma l’impressione è che si utilizzi una calamità come il virus per mettere il bavaglio all’opposizione. Siamo di fronte ad una modalità di uno squallore assoluto, cosa non si fa per salvare la poltrona, ma dopo le elezioni regionali e amministrative si dovrà prendere atto che il Governo occupa abusivamente i palazzi e i ministeri”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Per troppo tempo abbiamo consentito che Conte si muovesse indipendente dalle prerogative parlamentari di una Repubblica parlamentare. Ad oggi non mi sembra che ci siano i presupposti per prorogare fino alla fine dell’anno lo stato d’emergenza che e’ uno strumento che utilizza il governo per fare quello che vuole, accelerando dei passaggi che altrimenti avrebbero bisogno di maggiori pesi”.
Posizione critica anche quella espressa dalla presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini. “Conte ritiene ragionevole prorogare lo stato d’emergenza per tutto il 2020, in vista di una seconda ondata di Covid, ma sarebbe irragionevole pensare di replicare il modello di governo del Paese a colpi di Dpcm, con la totale esclusione del Parlamento da scelte che attengono alle libertà costituzionali. Invece di pianificare nuovi pieni poteri per sè” ha concluso Bernini “il premier si preoccupi di controllare i confini per scongiurare l’arrivo di focolai dall’estero, e di approntare misure in grado di fare ripartire l’economia”.
FONTE: rifday.it
IMMAGINE: wikipedia.org