Per la Felicità una guida per orientarsi nella confusione della vita

Prima festività nel mese natalizio con “La Via della Felicità”

Roma – 7 dicembre 2010 – Come raggiungere la felicità? Questa è una domanda fondamentale e la felicità è da sempre una meta che tutti si augurano per sé stessi e per i propri cari. Per questo, durante la Festa dell’Immacolata, i volontari dell’associazione onlus “La Via della Felicità di Roma e Mediterraneo”, distribuiranno gratuitamente nella zona del XVII municipio di Roma copie della versione opuscolo del libro “La via della Felicità”. Ventuno precetti laici applicabili da persone di ogni ceto sociale, ogni estrazione culturale e ogni età. Si tratta di un codice di condotta che promuove i valori dell’onestà, della tolleranza e del rispetto interpersonale.
Dalla sua pubblicazione nel 1981, redatto dall’umanitario L. Ron Hubbard, la via della felicità è stata tradotta in 90 lingue e diffusa in 130 nazioni del mondo in 70 milioni di copie dalla Fondazione Internazionale La Via della Felicità.
Nel periodo che precede il Natale, i volontari intendono infondere una speranza di pace e tolleranza sulla Terra all’insegna del precetto “Non fare ad altri ciò che gli vorresti non farebbero a tè”, uno frà i 21 principi contenuti nel libro in distribuzione mercoledi.
Oltre al libro la Fondazione ha sviluppato e pubblicato una serie di strumenti che fanno da complemento al programma educativo de “La via della Felicità”: un DVD contenente i 21 precetti sotto forma di minispot che, in poco meno di un minuto danno una comprensione piena del precetto nella sua essenza; il programma scolastico studiato per far si che i docenti stessi, attraverso i suoi passi, suggeriscano ai loro studenti una guida morale, che si è rivelata particolarmente pertinente per spegnere focolai di bullismo, purtroppo “di moda” da qualche anno a questa parte nelle scuole; un programma per le aziende, prezioso strumento per professionisti ed imprenditori alle prese con personale non sempre onesto e disposto a sentirsi parte integrante dell’azienda. Ed infine il programma per le case di detenzione, già in uso in alcuni penitenziari italiani e stranieri, per ridare al detenuto il ripristino del rispetto di sé, la cui perdita segna l’inizio di una “carriera criminale”.
Per informazioni
www.twth.org
[email protected]

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